Frodi per crediti inesistenti: mafia nel bresciano
Esistono delle frodi molto grandi in Italia di cui nessuno o quasi nessuno parla ma che sempre più di sovente si ritrovano al centro di affari criminali che coinvolgono le mafie.
Dal Governo si sente ritornare a parlare di “lotta all’evasione fiscale”. “Questa volta ce la metteremo tutta” – dicono -. Evadere il fisco è teoricamente una frode, ma non è rappresentata semplicemente dall’atto di non pagare, o non versare il corrispettivo previsto dalla legge.
Esistono sistemi ancora più “coraggiosi” e scaltri.
E’ per esempio il caso delle, così definite, “frodi per crediti inesistenti”. Precisamente avvengono quando un soggetto, persona o azienda che sia, riesce a far risultare di vantare un credito nei confronti dello Stato. Credito che in realtà non ha, ma mediante il quale, con sotterfugi da commercialisti impavidi e compiacenze, riesce a chiedere di compensare un debito verso lo Stato. In sostanza, ecco altre tasse e tributi non pagati con l’inganno.
Alcuni giorni fa questa tipologia di frode è stata smascherata, diventando oggetto di un arresto in una operazione contro le Mafie bresciane. Il fenomeno non è casuale. E’ interessante sapere quanti soldi vengono sottratti indebitamente utilizzando questo sistema: circa 7 miliardi di Euro.
Istituzioni che gongolano
Ovviamente il Movimento 5 Stelle ha messo in evidenza il suo merito nell’essere riuscito a trovare ciò che gli altri non hanno voluto vedere. Così, su Facebook, ha postato il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli. “Abbiamo lavorato in questi mesi per debellare questo sistema con l’aiuto nell’innovazione e della digitalizzazione e ora siamo pronti”.
Un colpo è riuscito, poi? Vedremo
Calderone.News – Redazione