Tutti irriconoscibili a viso coperto. Come cambia la sicurezza
La Lombardia, Regione fortemente colpita dal Coronavirus, apre la via un mutato concetto di sicurezza. Quella sanitaria è salita in graduatoria rispetto ad altre. Così, in aggiunta alle già emanate misure restrittive, ora si può uscire di casa solo con naso e bocca coperti. La riconoscibilità del viso e dei tratti somatici sono andati in secondo piano rispetto all’emergenza dell’epidemia. Oltre alla salvaguardia, la gente si aspetta però anche reali prospettive. Intanto, in alcuni Paesi è vietato pronunciare o divulgare il nome del virus, pena l’arresto.
Strano a volte come si ribaltino le situazioni. Fino a meno di due mesi fa le discussioni vertevano sulla necessità per gli abitanti di seguire la legalità nel muoversi con il viso scoperto, ben riconoscibile a tutti. Videocamere incluse. Nelle strade come negli uffici, lo standard era “mostrare il viso”. Tendenza praticamente obbligata anche al di là di personali principi religiosi, di usi e costumi personali.
Serve alla sicurezza si diceva. Questioni di sicurezza per la società, per l’istinto di sopravvivenza.
Ora in Lombardia vige l’obbligo di proteggersi il viso con mascherina o, alternativa per necessità funzionale, con sciarpe, sete e bandane varie (visto che le mascherine latitano ancora).
Così indica la nuova ed ennesima ordinanza della Regione. Nella lista delle misure restrittive si è aggiunta infatti quella di poter uscire di casa solo debitamente protetti e plus vestiti per rendere naso e bocca occultati ai bacilli del coronavirus. Ci sono lussi che non possiamo più concederci?
I negozianti hanno al contempo il dovere di garantire la disponibilità di gel disinfettanti e di guanti.
Quale il futuro di cinema e palestre
Sono abitudini alle quali oggi i lombardi devono adeguarsi per un certo buon senso, ma dalle quali poi non sarà semplice staccarsi. Perché le abitudini, quando si prendono, diventano come lacci mentali difficili da sciogliere. E se toccherà anche a piemontesi, emiliani, marchigiani, avremo larghe fasce di Italia sospettosa.
Usciti dall’emergenza Covid 19, cosa ne sarà delle serate al cinema, dei teatri, di bus e discoteche, delle palestre con relativi spogliatoi dove il sudore copre ogni cosa?
Non bisogna ammalarsi o morire di Coronavirus, ma nemmeno ammalarsi di sfiducia dal tutto o morire di paura degli altri. Soprattutto dobbiamo avere delle prospettive. Sane. Oltre a interventi di salvaguardia per le nostre menti.
Intanto, in alcuni Paesi musulmani chi nomina “Coronavirus o Covid” è minacciato di arresto. Di casi ce ne sono parecchi. Ma in Iran alcuni medici hanno fatto sapere che lì la situazione è in realtà fuori controllo, e i dati non sono celati. Come i visi.
Calderone.News | F. R.
Effettivamente tutti potremmo essere dei possibili criminali