Via Francisca del Lucomagno: la vacanza green

Il cammino storico de La Via Francisca del Lucomagno è un’alternativa di vacanza green ricca di cultura. Nei suoi 135 km collega la Svizzera a Pavia con soluzioni di supporto rese ancora più accessibili a tutti, grazie anche a particolari convenzioni.
Castelletto Cuggiono

Una settimana a piedi o in bici lungo La Via Francisca del Lucomagno è una presa di coscienza ed esperienza di vita.

Si va alla scoperta di bellezze naturali e testimonianze storico-artistiche, facendo anche attenzione al portafoglio. In un periodo (speriamo post Covid) in cui serve magari attenzioni alle finanze e magari anche ai giorni di ferie a disposizione.

La Via Francisca del Lucomagno, che nei suoi 135 km divisi in otto tappe collega Lavena Ponte Tresa (VA) con Pavia, può diventare la soluzione inaspettata.

Alloggi, sconti, segnavia e una App apposita

Le oltre 40 strutture ricettive disposte lungo il percorso offrono alloggio a prezzi calmierati. Inoltre, una convenzione attivata con Trenord – Link – può offrire il 10% di sconto sui biglietti per raggiungere la Via. Oppure per rientrare a casa dopo averla percorsa.

L’intero cammino è stato rinnovato con il progetto per la sua valorizzazione sviluppato da nove realtà e 50 enti. Vi hanno collaborato la Regione Lombardia e la Provincia di Varese, anche con il sostegno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale di Regione Lombardia – POR FESR 2014-2020.

Oltre mille segnavia sono stati posti lungo tutto il tracciato. E’ stata realizzata un’app disponibile per IOS e Android scaricabile e consultabile anche offline. E’ stata inoltre pubblicata la guida ufficiale per Terre di mezzo Editore.

Una Via antica

“La Francisca del Lucomagno è un antico camminamento che veniva usato fin dal Medioevo per raggiungere Roma partendo dal centro Europa. Prende il nome dal passo del Lucomagno, che si trova in Svizzera e che era la via più agevole per superare le Alpi”. Lo ricorda Giovannelli, coautore della guida e coordinatore del progetto di valorizzazione della Via Francisca.

“Il tracciato però nel tempo è andato un po’ perso. Con il progetto di valorizzazione abbiamo voluto riattivarlo nella sua parte italiana”.

Insieme ad un intervento topografico, è stata creata una rete di accoglienze, punti di riferimento per la distribuzione delle credenziali e convenzioni. Inclusa quella siglata con Trenord per lo sconto ai pellegrini sulle tratte ferroviarie lungo la parte lombarda della Via Francisca.

Otto tappe tra natura e storia

Dal punto di partenza, sulle sponde del lago di Lugano, la Via Francisca del Lucomagno nelle sue otto tappe attraversa cinque parchi naturali, costeggia laghi, fiumi e canali.

Tocca luoghi di grande interessa storico, come il Sacro Monte di Varese, il parco archeologico di Castelseprio, il borgo di Castiglione Olona, l’abbazia di Morimondo e il ponte coperto di Pavia.

A piedi o in bici, per tanti motivi personali

L’arrivo, dove viene consegnato anche il testimonium, è alla basilica di San Pietro in Ciel d’Oro dove è custodita la tomba di Sant’Agostino.

La Via Francisca è percorribile a piedi, in bici e in special bike. E’ sviluppata con tappe in media da 16 km, percorribili anche senza un particolare allenamento.
La rete di accoglienza è in grado di ospitare più di 600 pellegrini.

Che la si voglia percorrere per motivi religiosi, commerciali, storici o naturalistici, la Via Francisca del Lucomagno è a tutti gli effetti una vera vacanza green.

Calderone.News | Chiara Stella

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