Lombardia: autocertificazioni in vendita
Non si tratta di speculazione affermano i venditori. Vendere autocertificazioni è fare un servizio al cittadino.
Alcune edicole e tabaccherie, in questo periodo di crisi, si sono messe a vendere i moduli per le autocertificazioni che tutti debbono esibire in caso di controlli delle forze pubbliche, se circolano per strada. Naturalmente sia in auto che a piedi.
Si può uscire di casa solo con le autocertificazioni
Purtroppo il Coronavirus ha sconvolto le vite di tutti, costringendoci ad una quarantena forzata per cercare di fermare il diffondersi del virus. Si può uscire solo per svolgere delle operazioni di primissima necessità, come fare la spesa, recarsi a lavoro oppure dal medico. Per farlo è necessario portare con sé un’autocertificazione nel caso in cui si venga fermati dalle forze dell’ordine che in questi giorni stanno effettuando i controlli in giro per le città.
Si possono scaricare in rete
Come ormai tutti sanno, le autocertificazioni si possono scaricare gratuitamente da numerosi siti, anche su motorage.it oltre a quello ufficiale del Ministero dell’Interno. Inoltre in caso di controlli sono le stesse forze dell’ordine a rilasciare i moduli da compilare in loro presenza. Però ci sono gli anziani. E insieme a loro tanta gente disinformata che non ha dimestichezza con il computer ne parenti o conoscenti che ne posseggono uno.
Milano è più cara
Ed ecco che nascono iniziative per fare business non solo sui prodotti normalmente in vendita, ma anche sul Coronavirus e sulle direttive imposte dal governo per contenere il contagio. Ne abbiamo trovate sia a Milano che nella provincia di Pavia, ma ce ne saranno un po’ ovunque.
Tutti affermano che l’iniziativa nasce esclusivamente con l’intento di offrire un servizio al cittadino ma a mentre in provincia si limitano a chiedere 10 centesimi a modulo, a Milano i prezzi medi vanno da 30 a 35 centesimi per ciascuno foglio. Un prezzo che va molto oltre al costo della carta e dell’inchiostro considerato che se riescono a venderne almeno duecento possono comperarsi una stampante nuova.
Calderone.it – La redazione