Olimpiadi invernali 2026: l’aut-aut del governo

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha incontrato il sindaco di Milano Beppe Sala. Tema: le Olimpiadi invernali del 2026, che vede la città meneghina candidata insieme a Cortina d’Ampezzo. Il premier ha ribadito che il governo sosterrà il progetto ma senza alcun esborso economico…!

Un sì alle Olimpiadi invernali, ma dal governo non arriveranno fondi. Lo ha ribadito Giuseppe Conte, in occasione della sua visita ufficiale a Milano, la prima dopo il suo insediamento a Palazzo Chigi.

In occasione del faccia a faccia con il sindaco Beppe Sala a Palazzo Marino, il premier ha affrontato il discorso relativo alla candidatura del capoluogo meneghino per ospitare, insieme a Cortina, i Giochi invernali del 2026.

Le due città se la dovranno vedere con Stoccolma che, dopo la rinuncia di Calgary, rimane l’avversario più temibile nella corsa a ospitare la kermesse che in Italia manca dall’edizione del 2006, ospitata da Torino.

Tra febbraio e marzo è in programma la visita ufficiale della Commissione nazionale del Comitato olimpico internazionale nelle città candidate. A fine giugno a Losanna la scelta della vincitrice.

Un vertice positivo

L’incontro è stato definito “molto cordiale” da Sala. Poi ha aggiunto: “Ci siamo confrontati su tanti temi ed in particolare sul contributo che la nostra città può dare al Paese e ciò che Milano si aspetta dal governo, cosa l’amministrazione milanese pensa della spinta autonomista di alcune Regioni, le Olimpiadi ed altro ancora. La nostra città può fare tanto per il Paese e mi auguro che questo incontro sia l’inizio di una proficua collaborazione”. – Ma a quanto sembra, a patto che non chiedano soldi. In altre parole, chi se ne frega delle vostre Olimpiadi invernali.

Conte dal canto suo non ha invece risparmiato elogi alla città: “Milano ci rende orgogliosi di essere italiani con il suo dieci per cento del Pil e la sua leadership in tanti settori. Non vogliamo che rimanga un caso isolato. Il governo è concentrato per la ripresa economica e il rilancio del tessuto economico produttivo”.

Un sostegno indiretto: il passato insegna

Si è dunque parlato di Olimpiadi, un tema che nei mesi scorsi ha diviso gli esponenti del governo Lega-Movimento Cinque Stelle. Dapprima il ritiro di Torino, che reclamava a sé il ruolo di portabandiera della candidatura a tre con Milano e Cortina, caldeggiata dal Coni, e ha rischiato di far naufragare il progetto.

Poi è arrivata la proposta dei governatori di Lombardia e Veneto, Attilio Fontana e Luca Zaia, di portare avanti la candidatura delle due Regioni a ospitare i Giochi.

Una proposta che ha ricevuto il beneplacito del governo, ma senza alcun esborso finanziario. Un proposito ribadito dallo stesso Conte che sulle Olimpiadi ha detto: “È un progetto importante sia per il nostro sistema nazionale sia per Milano e Cortina, le città che vogliono partecipare sono benvenute, ma il governo non sosterrà oneri finanziari, memore di esperienze passate.  Questo non significa, che siamo contrari, anzi, io stesso ho firmato la lettera per la candidatura italiana”.

Un sogno costoso a cinque cerchi

Per inciso, gli alti costi dell’Olimpiade sono stati alla base del ritiro della candidatura di Roma a ospitare i Giochi estivi del 2024. Per intenderci, qualora il progetto andasse in porto, le due città organizzatrici dovrebbero sostenere investimenti da 376 milioni per le infrastrutture. Dal Cio arriverebbero invece 1,2 miliardi per spese operative.

Ovviamente c’è anche l’indotto che per gli organizzatori è quantificato nella commercializzazione sul territorio nazionale dei gadget legati ai Giochi. Per quanto riguarda il Cio, gli introiti consistono principalmente nei proventi derivanti da diritti televisivi, sponsor e fornitori ufficiali.

Milano ospiterebbe la cerimonia di apertura presso lo stadio San Siro, oltre alle gare di pattinaggio artistico e di velocità, short track e hockey su ghiaccio. Grande protagonista anche la Valtellina con lo sci di fondo a Santa Caterina, lo snowboard a Bormio e il freestyle a Livigno. Infine a Cortina, sede dei Giochi del 1956, si disputerebbero le competizioni di sci alpino, skeleton, bob, curling e slittino. All’Arena di Verona la cerimonia di chiusura. Il sogno a cinque cerchi, dunque, procede e “invernalmente” è più vivo che mai.

Calderone.News redazione – Andrea Sicuro

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Una risposta

  1. Aprile 2019

    […] Per intenderci, nessun esborso economico. Qualcosa però deve essere cambiato nella linea intrapresa fino ad oggi e ribadita anche nella recente visita di Giuseppe Conte a Milano. […]

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