Lombardia tra arancione e arancione rafforzato: tutti i comuni coinvolti
Da oggi una cinquantina di comuni della Lombardia passano da arancione ad arancione rafforzato, ma in Lombardia, l’ombra della zona rossa si avvicina.
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Cinquanta sfumature di arancione, ecco cos’è e cosa sarà la Lombardia per i prossimi giorni. Non era sufficiente il semaforo delle regioni che almeno consentiva a colpo d’occhio di capire cosa si poteva e non poteva fare. Ma da oggi, la Lombardia sarà spaccata a metà o meglio, dipinta a macchia di leopardo, di due diversi colori: arancione e arancione rafforzato.
In pratica in una regione che in linea “generale” resta arancione, la giunta ha voluto creare una serie di fasce “scure” imponendo regole più ferree da rispettare per i cittadini. Le ordinanze del Pirellone riguardano i territori di Como, Milano, Mantova, Cremona e Pavia.
Qual è la differenza tra arancione e arancione rafforzato?
A partire dal 3 marzo le cose cambiano ancora in Lombardia ma questa volta sarà difficile ricordare tutto. A seguito dell’incremento dei contagi da virus Covid-19 e versioni “modificate”, alcuni comuni della Lombardia (che ricordiamo essere entrata in zona arancione il 1° marzo) diventeranno arancione rafforzato. Alla fine dell’articolo troverete un elenco con questi ultimi, ma adesso cerchiamo di capire cosa cambia tra una sfumatura di colore e l’altra.
In arancione rinforzato tutte le scuole restano chiuse, fatto salvo gli asili nido, tornando quindi alla ormai nota didattica a distanza. Poi, non sarà più possibile fare visita a parenti e amici (che in arancione può avvenire una volta al giorno), nonostante si possa girare liberamente all’interno del comune. Cambia anche la situazione spostamenti nelle seconde case: non si può uscire dal comune rafforzato e nemmeno entrare in uno di questi qualora vi sia la seconda casa.
Per il resto non cambia molto: musei e luoghi di coltura restano chiusi, così come i centri commerciali nel fine settimana, nei festivi e prefestivi.
Ma i dati sull’andamento della pandemia stanno peggiorando e la Regione teme che il cambio di colore con l’introduzione dell’arancione “rafforzato” allargato a una cinquantina di Comuni del Milanese, del Comasco, della Bergamasca e del Cremonese, alla fine, possa non bastare.
Insomma, sempre più confusione ma anche tanta stanchezza e malcontento per questa situazione che, dopo più di un anno, non accenna a migliorare.
Comuni in arancione rafforzato divisi per provincia
Mantova: Viadana, Pomponesco, Gazzuolo, Commessaggio, Dosolo, Suzzara, Gonzaga, Pegognaga, Moglia, Quistello, San Giacomo delle Segnate, San Benedetto Po, Asola, Castelgoffredo, Casaloldo, Medole, Casalmoro, Castiglione delle Stiviere.
Pavia: Casorate Primo, Trovo, Trivolzio, Rognano, Giussago, Zeccone, Siziano, Battuda, Bereguardo, Borgarello, Zerbolò, Vidigulfo.
Milano: Motta Visconti, Besate, Binasco, Truccazzano, Melzo, Liscate, Pozzuolo Martesana, Vignate, Rodano, Casarile.
Cremona: Cremona, Spinadesco, Castelverde, Pozzaglio ed Uniti, Corte dei Frati, Corte de’ Cortesi con Cignone, Spineda, Bordolano e Olmeneta
Como e di Brescia: tutti i comuni.
Bergamo: Sarnico, Gandosso, Viadanica, Predore, Adrara San Martino, Villongo, Castelli di Calepio, Credaro.
Importante ricordarsi che sui mezzi di trasporto pubblici nelle zone in arancione rafforzato è obbligatorio indossare una mascherina chirurgica “non quelle in tessuto”. In entrambe le zone resta valido il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino ed è vietato uscire dalla regione.
Per uscire dal comune oppure in orario di coprifuoco i motivi devono essere di salute, necessità e lavoro. In questi casi è necessario presentare l’autocertificazione.
Beatrice Piselli | Calderone.it