Emergenza Virus nota da Gennaio. Conte e ministri zitti
Il nostro premier Conte dovrà renderne conto. E insieme a lui tutto il Consiglio dei Ministri. La situazione di emergenza causata dal Coronavirus era protagonista nella Gazzetta Ufficiale già con la Riunione del Consiglio dei Ministri del 31 Gennaio 2020. Il Governo sapeva ma ha taciuto sull’epidemia già in corso. Ecco le prove.
Si tratta del provvedimento emanato nella Gazzetta Ufficiale del 1 Febbraio 2020, pagina 7, ma con riferimento proprio alla Riunione del Consiglio dei Ministri della sera precedente. Quella del 31 Gennaio 2020.
In sostanza, al popolo italiano e al mondo intero è stata nascosta la verità sul pericolo mondiale ormai assodato del Coronavirus. E’ un reato grave. Conte lo ha firmato e con lui tutto il Consiglio ne era a conoscenza.
Se l’Italia e gli italiani si trovano oggi a fare i conti (ma guarda lo scherzo delle parole) con i numeri di infezioni e decessi che conosciamo, sappiamo perché.
Grazie anche al segretario del PD, che invece di dare l’allarme andava a condividere drink e a parlare di lieve influenza. Ma Di Maio dov’è? E la speciale piattaforma liberale di Rousseau dove cavolo era? Ce n’è per tutti, ma voglio vedere chi ha almeno il coraggio di farsi avanti. Sparare la verità. Oppure dobbiamo metterci a credere a D. Trump quando dice che si sapeva dell’epidemia già da Novembre 2019? (Da cui covid-19).
La verità nascosta
Per quanto riguarda l’Italia, al Governo sapevano tutto sicuramente almeno 20 giorni prima del “boom” esploso con il paziente di Codogno.
IN BREVE si può considerare questa passaggio o frase chiave. Si legge: “in premessa, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 7, comma 1, lettera c), e dell’articolo 24, comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, e’ dichiarato, per 6 mesi dalla data del presente provvedimento, lo stato di emergenza in conseguenza del rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili”
Da Gazzetta Ufficiale 1 Febbraio 2020 su riunione 31 Gennaio 2020 (per 6 mesi di emergenza)
Vista la dichiarazione di emergenza internazionale di salute pubblica per il coronavirus (PHEIC) dell’Organizzazione
mondiale della sanità del 30 gennaio 2020; Viste le raccomandazioni alla comunità internazionale della Organizzazione mondiale della sanità circa la necessità di applicare misure adeguate;
Considerata l’attuale situazione di diffusa crisi internazionale determinata dalla insorgenza di rischi per la pubblica e privata incolumità connessi ad agenti virali trasmissibili, che stanno interessando anche l’Italia;
Ritenuto che tale contesto di rischio, soprattutto con riferimento alla necessità di realizzare una compiuta azione di previsione e prevenzione, impone l’assunzione immediata di iniziative di carattere straordinario ed urgente, per fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività presente sul territorio nazionale; .
Considerata la necessità di supportare l’attività in corso da parte del Ministero della salute e del Servizio sanitario nazionale, anche attraverso il potenziamento delle strutture sanitarie e di controllo alle frontiere aeree e terrestri;
Vista la nota del 31 gennaio 2020, con cui il Ministro della salute ha rappresentato la necessità di procedere alla dichiarazione dello stato di emergenza nazionale di cui all’articolo 24 del decreto legislativo n. 1 del 2018; .
Considerato, altresì, che il Fondo per le emergenze nazionali di cui all’articolo 44, comma 1, del citato decreto legislativo n. 1 del 2018, iscritto nel bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, presenta le disponibilità necessarie per far fronte agli interventi delle tipologie di cui alle lettere a) e b) dell’articolo 25, comma 2, del decreto legislativo n. 1 del 2018, nella misura determinata all’esito della valutazione speditiva svolta dal Dipartimento della protezione civile sulla base dei dati e delle informazioni disponibili ed in raccordo con il Ministero della salute; .
Ritenuto, pertanto, necessario provvedere tempestivamente a porre in essere tutte le iniziative di carattere straordinario sia sul territorio nazionale che internazionale, finalizzate a fronteggiare la grave situazione internazionale determinatasi;
Tenuto conto che detta situazione di emergenza, per intensità ed estensione, non è fronteggiabile con mezzi e
poteri ordinari; .
Ritenuto, quindi, che ricorrano, nella fattispecie, i presupposti
previsti dall’articolo 7, comma 1, lettera c) , dall’articolo 24, comma 1, del citato decreto legislativo n. 1 del 2018, per la dichiarazione dello stato di emergenza; Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri; .
DELIBERA:
1) In considerazione di quanto esposto in premessa,
ai sensi e per gli effetti dell’articolo 7, comma 1, lettera
c) , e dell’articolo 24, comma 1, del decreto legislativo
2 gennaio 2018, n. 1, è dichiarato, per 6 mesi dalla data
del presente provvedimento, lo stato di emergenza in conseguenza
del rischio sanitario connesso all’insorgenza di
patologie derivanti da agenti virali trasmissibili.
2) Per l’attuazione degli interventi di cui dell’articolo 25,
comma 2, lettere a) e b) del decreto legislativo 2 gennaio
2018, n. 1, da effettuare nella vigenza dello stato di emergenza,
si provvede con ordinanze, emanate dal Capo del Dipartimento
della protezione civile in deroga a ogni disposizione
vigente e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento
giuridico, nei limiti delle risorse di cui al comma 3.
3) Per l’attuazione dei primi interventi, nelle more della
valutazione dell’effettivo impatto dell’evento in rassegna,
si provvede nel limite di euro 5.000.000,00 a valere sul
Fondo per le emergenze nazionali di cui all’articolo 44,
comma 1, del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1.
La presente delibera sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana. Roma, 31 gennaio 2020
Firmato dal Presidente del Consiglio dei ministri CONTE
Affidarsi agli Editori veri e seri, no alle fake news
Ci sentiamo lontanissimi da altre o inconsistenti accuse di complottismo. Ci sono tanti clip che girano in rete sul web e per i quali vi suggeriamo verifiche, verifiche e verifiche. Questi che pubblichiamo sono fatti, pur dovendo dare voce a chi sostiene che spesso viene decretato uno stato di emergenza come prassi standard. Cioè a dire semplicemente “stiamo in campana”. Però qui e in giro per il Mondo la campana sta suonando troppe volte.
Calderone.News | F.R.