Musei: finalmente riaperti a Milano. E poi anche il Duomo

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A Brera sold out di prenotazioni, a Palazzo Reale code fin dal mattino, al Museo del ‘900, come anche al Castello Sforzesco il pubblico non è mancato. I milanesi hanno accolto con vero entusiasmo la riapertura dei musei.

Musei: finalmente riaperti a Milano. E l’11 anche il Duomo
Foto di Dimitris Vetsikas da Pixabay

Le chiusure erano necessarie, ma la possibilità di visitare mostre e musei è comunque mancata molto ai cittadini milanesi. Senza dimenticare tutti gli stranieri che sono rimasti a Milano per lavoro o per studio nonostante la pandemia.

Ma ormai sono passati più di tre mesi da quanto musei e mostre sono state nuovamente chiuse al pubblico. Durante questi mesi non sono mancate le iniziative virtuali per portare l’arte nelle case degli appassionati. Però dal 9 di febbraio i musei sono aperti e così da Brera al Castello, passando per il Mudec è una sorta di quasi ritorno alla normalità. Però il pericolo Covid è sempre presente e ci sono delle regole da rispettare.

Pinacoteca di Brera: ecco come visitarla

Il direttore della Pinacoteca di Brera James Bradburne è stato tra i primi a dare l’annuncio della riapertura spiegando anche quali sono le modalità di accesso all’esposizione.

Chiaramente per poter garantire una visita in sicurezza a tutti sono state fissate delle regole, nemmeno troppo stringenti se vogliamo vedere, che permettono di trascorrere un po’ di tempo a contatto con l’Arte.

Sebbene l’ingresso sia gratuito, non è possibile accedere alle sale senza prenotazione nominale. Inoltre è stato anche assegnato un orario di ingresso: coloro che si presentano con oltre 15 minuti di ritardo non potranno più accedere. Infatti è previsto per ciascun visitatore un limite massimo di tempo (1 ora e 30 minuti) per visitare la Pinacoteca.

Dopo la consueta misurazione della temperatura, il visitatore sarà “guidato” attraverso un percorso a senso unico che gli permetterà di ammirare tutti i capolavori della collezione, compreso il celebre Bacio di Hayez.

Riapre anche il Duomo di Milano

La Veneranda Fabbrica sta predisponendo le misure necessarie per la riapertura del Complesso Monumentale del Duomo di Milano alle visite turistiche, nel rispetto di tutte le norme vigenti, da giovedì 11 febbraio 2021. In questa prima fase, il Complesso Monumentale sarà accessibile per la visita dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 17.00. 

A Palazzo Reale la prenotazione  non è obbligatoria ma  consigliata. Orario 10-19.30 e il giovedì dalle 10 alle 20.30.

Il Museo archeologico,  ripropone “Sotto il cielo di Nut: Egitto divino”,  al martedì al venerdì in orario 10-17.30. Anche in questo caso la prenotazione non è obbligatoria ma fortemente consigliata. Restano chiuse le altre sezioni del museo.

Nei musei del Castello Sforzesco si entra gratuitamente dal martedì al venerdì dalle 10 alle 17.30.

Il Mudec, il Museo delle Culture in via Tortona 56 è aperto dal martedì al venerdì  dalle 10:00 alle 19:30. Resta chiusa ai visitatori la collezione permanente.

Visite scaglionate anche al Cenacolo: nella prima settimana potranno entrare 12 persone ogni quindici minuti, dalle settimana successiva potranno ammirare l’Ultima cena di Leonardo in 18 alla volta.

La Triennale riapre dal martedì al venerdì, dalle 11 alle 20. Mentre la Biblioteca e la Pinacoteca Ambrosiana di Milano, riaprirà, dopo la chiusura per il lockdown, giovedì 11 e da allora sarà aperta solo il giovedì dalle 14 alle 18.
Nel fine settimana non è consentita l’apertura per nessun museo o esposizione, una norma che l’assessore alla Cultura di  Milano Filippo Del Corno ha chiesto di modificare.

Le solite regole

Per il resto nei musei le regole sono quelle che già ben conosciamo per i luoghi chiusi: è obbligatorio indossare la mascherina (anche se James Bradburne invita a sorridere comunque, anche sotto di essa), a mantenere un metro di distanza tra gli altri visitatori e a igienizzarsi le mani all’ingresso. Ogni sala poi ha una capienza limitata, ma grazie agli ingressi scaglionati sarà possibile godersi la visita senza troppe preoccupazioni.

Questo primo segno di ritorno alla normalità sarà sicuramente accolto con favore da milanesi e non solo. Parafrasando una frase de “La Peste” di Albert Camus:

“Cosa intendi per ritorno a una vita normale?”
“Gente che va al museo”

Beatrice Piselli | La redazione

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